L’uomo, ora in prigione, non ha segnalato il decesso della compagna per 24 ore ed il cadavere riportava segni di percosse.
Il ritrovamento del corpo senza vita di Laura Pin risale a mercoledì mattina. A scoprire il suo cadavere, steso a letto, erano state le sue assistenti domiciliari: la donna di 74 anni era inferma e loro si prendevano cura di lei nella sua abitazione di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone.
Il medico di famiglia, dopo aver ispezionato la salma, aveva determinato l‘ora del decesso al giorno prima e aveva notato alcuni segni di percosse sul suo mento e sulla sua fronte. Questi due chiari segnali hanno portato i carabinieri a sospettare che quella di Laura non sia stata una morta naturale.
Il principale sospettato è il marito
In cima alla lista dei sospettati dell’omicidio non poteva che esserci il marito della donna, il 75enne Severino Sist, fermato dai Carabinieri di Pordenone. Le forze dell’ordine hanno così dato inizio alle indagini sugli strani comportamenti dell’uomo che, per 24 ore, non ha segnalato il decesso della compagna. L’anziano, inoltre, era stato destinatario di un provvedimento di allontanamento da casa sua per maltrattamenti nel 2019.
Il pm ha sottoposto ad interrogatorio Severino e ha emesso un provvedimento di fermo nei suoi confronti. L’uomo è stato accompagnato alla casa circondariale di Pordenone e vi rimarrà fino alla conclusione delle indagini. “A seguito di ulteriori accertamenti sono stati raccolti univoci e concordanti indizi di colpevolezza“, questo il commento della Procura e dei Carabinieri. Maggiori dettagli arriveranno dall’autopsia della moglie, in programma nei prossimi giorni.
